martedì 6 giugno 2017

UN ANNO DI CENTRO ANTIVIOLENZA: L'ATTIVITÀ QUOTIDIANA AL SERVIZIO DI 40 DONNE

Dopo più di un anno di attività del Centro Antiviolenza “Civico Donna” sono veramente tante le storie che le operatrici coinvolte nel servizio hanno incontrato e dietro ogni storia una persona, una donna, una madre. Sono circa 40 le donne che hanno trovato il coraggio di alzare il telefono e prendere un appuntamento con le sportelliste che le hanno accolte, supportate ed indirizzate. Tra questi accessi, molti sono diventati dei veri percorsi di fuoriuscita dalla violenza con le consulenze gratuite psicologiche e legali che hanno accompagnato le donne in una lenta ma progressiva crescita di consapevolezza. Una donna che si presenta ad un centro antiviolenza, infatti, porta con sé un bagaglio di stanchezza, frustrazione, ferite (non sempre e non solo fisiche) e confusione che l’équipe del Centro sa accogliere, capire e indirizzare in una strada nuova, una strada diversa, partendo dai punti di forza che la persona possiede, dalle sue risorse, dalle sue abilità. Di alcuni percorsi si possono già vedere i passi avanti che sono stati fatti e la fiducia crescente che nelle donne, insieme ad una ritrovata autostima, ha permesso di riprendere in mano le redini della propria vita. «Il lavoro di rete ha permesso di trattare le situazioni nella loro complessità perché quando si parla di violenza bisogna considerare la multiproblematicità che questa comporta. Le donne sono arrivate a noi», dichiarano le professioniste dell’équipe di Gruppo R SCS del Centro Antiviolenza di Chioggia, Cavarzere e Cona. «Grazie alle forze dell’ordine, al consultorio familiare, al pronto soccorso e poi, man mano che passava il tempo, grazie al passaparola, perché non dobbiamo dimenticare che questo ripugnante fenomeno è più diffuso di quello che si pensa. Ecco perché l’importanza di essere accompagnate in tutto il percorso e la certezza di non essere lasciate sole». Dichiara l'assessora alle pari opportunità e ai servizi sociali, Patrizia Trapella: «È per questo che il servizio del Centro Antiviolenza è una priorità di questa amministrazione, i fatti lo dimostrano visto che abbiamo reso possibile la mappatura regionale, quale requisito imprescindibile per la partecipazione ai futuri co-finanziamenti del Centro. Ringrazio tutti i servizi istituzionali che concorrono a formare la rete territoriale di coordinamento contro la violenza sulle donne, incontrati di recente, lunedì 29 maggio, presso la sala conferenze del Distretto Socio Sanitario di via Amerigo Vespucci, sede del Centro Antiviolenza, riconosco ed apprezzo l’impegno e la professionalità del loro lavoro quotidiano svolto sul campo».

Per contattare il CAV è possibile recarsi allo sportello ad accessibilità diretta (senza appuntamento), al piano terra del Distretto Socio Sanitario di via A. Vespucci, il lunedì dalle 10 alle 12, il martedì dalle 14 alle 16 ed il venerdì dalle 15 alle 17. Oppure al numero verde gratuito 800 19 53 59 dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 16.30 per fissare un appuntamento o per ricevere ogni informazione utile per l’accesso alle consulenze e percorsi offerti. Le operatrici possono essere contattate anche all’indirizzo mail: centroantiviolenza.chioggia@gmail.com o via messenger dalla pagina facebook.

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