venerdì 7 ottobre 2016

IL PRESIDENTE DELLA REGIONE LUCA ZAIA INAUGURA IL NUOVO REPARTO DI TERAPIA INTENSIVA ALL'OSPEDALE DI CHIOGGIA


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Chioggia ha la sua nuova terapia intensiva. Il reparto da oggi in dotazione al primo piano dell'ospedale consta di 920 metri quadri, sei posti letto, una stanza singola per l'infetto e una per l'isolamento. Inoltre un centro di terapia antalgica, tre locali per il personale operativo, le sale di accoglienza per i parenti e per i colloqui più i locali di supporto (spogliatoi, depositi, presìdi). Costato 1.170mila euro, è stato inaugurato dal presidente della giunta regionale veneta Luca Zaia assieme ai sindaci di Chioggia Alessandro Ferro, di Cavarzere Henri Tommasi, di Cona Alberto Panfilio e ai consiglieri regionali Erika Baldin e Bruno Pigozzo. Presenti gli ex consiglieri Lucio Tiozzo e Carlo Alberto Tesserin -che hanno seguito la vicenda in Regione fino alla fine del loro mandato- oltre ai rappresentanti delle associazioni di volontariato e a molti amministratori in carica del Comune di Chioggia, di maggioranza e di opposizione. Agli onori di casa, il direttore generale della Usl Giuseppe Dal Ben, più volte elogiato dal vertice regionale e applaudito dagli stessi lavoratori della struttura sanitaria.

Arrivato puntuale alle ore 13, Zaia si è congratulato con se stesso per la conferma di Dal Ben, ha assicurato ulteriori stanziamenti per il nosocomio di Chioggia, ha difeso la recente ripartizione delle Usl (solo 9 in tutto il Veneto) e ha magnificato la sanità locale come eccellenza nonostante i continui tagli centrali: «Quando ho nominato Dal Ben qua c'era la rivoluzione, nessuno credeva a risollevare un cadavere eccellente come l'ospedale di Chioggia. Ho mandato qui uno dei cavalli migliori. Chioggia è attrattiva quanto a mobilità sanitaria, noi passiamo e lasciamo le opere sul territorio. Gli ottimi risultati sono merito di tutti i dipendenti, dal primario agli uscieri. In Veneto gestiamo 68 ospedali, 90mila dipendenti, 80 milioni di prestazioni sanitarie e 2 milioni di accessi al pronto soccorso, non accettiamo lezioni da chi ha dimostrato di non saper fare». Lo sferzante “governatore” parla del modello di sanità del futuro: «Un mosaico che cresce giorno dopo giorno. Dobbiamo pensare in maniera non più analogica: più tecnologia, meno letti, perché il paziente ha bisogno di cure intensive e programmate fuori dagli ospedali. Da quando ci siamo noi, ad esempio, tutti gli hub provinciali hanno il robot DaVinci per la chirurgia. Molte altre regioni non lo hanno, pure se si dicono di avanguardia. Investiamo con sacrifici e programmazione: il 95% dei tumori al seno in questa regione hanno esito positivo, e non è un caso, grazie alle mammografie tridimensionali e alle prest unit». Zaia attacca il debito delle regioni del sud: «Cinque regioni hanno il 90% del debito nella sanità, per risanare i conti bisogna rivolgersi a loro che esportano malati, e non alle regioni virtuose». Il Veneto passa da 21 a 9 Usl, Zaia difende la riforma: «Come avevamo detto prima delle elezioni, siamo degli innovatori e le altre regioni ci copiano, in Toscana le Usl ora sono solo 3». Il futuro è continuare a investire: «Abbiamo tirato la cinghia fino all'ultimo buco, siamo efficiente negli acquisti come nelle pulizie e nell'erogazione dei servizi. Avanti con la deospedalizzazione e la prevenzione che è fondamentale». Prima del suo intervento, Zaia ha ricevuto in dono dal personale medico -per mano del dottor Pino Boscolo Rizzo- del nosocomio una pipa e una ceramica dell'artigiano Giorgio Femek.

Il dg Dal Ben ha introdotto facendosi forte dell'asse con la Regione: «Il cammino sanitario di Chioggia è importante. Medici, infermieri, operatori socio-sanitari, personale tecnico e amministrativo, addetti alle pulizie lo testimoniano, le persone sentono molto vicino questo ospedale e per noi è un impegno non deludere chi affida a noi la propria salute. Un anno fa abbiamo inaugurato il pronto soccorso e il nuovo blocco operatorio, con tecnologia di ultima generazione, il prossimo traguardo sarà la cardiologia». Dal Ben pensa che la nuova terapia intensiva di Chioggia possa essere un esempio per il Veneto, in collegamento proprio con il pronto soccorso nel completare il dipartimento di emergenza assieme all'emodinamica e alle sale operatorie collegate tra loro con percorsi orizzontali e verticali ben identificabili.
Il sindaco Ferro, in rappresentanza anche dei colleghi di Cavarzere e Cona, parla di condizioni di lavoro ora più consone agli operatori, con la riqualificazione strutturale. «Un grande giorno per Chioggia, un grande orgoglio per noi». Zaia, i sindaci e il personale hanno poi visitato il nuovo reparto, soffermandosi davanti ai macchinari e infine inaugurato attraverso il tradizionale taglio del nastro, con i medici in prima linea.

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